Il mondo frenetico del design commerciale si trova oggi in una sfida epocale: come creare il nuovo senza omologarsi? In un’epoca segnata da una costante richiesta di risultati immediati e dalla necessità di adeguarsi a tendenze mutevoli, il concetto di originalità si svela come un enigma affascinante. Mentre il mondo si interroga su cosa significhi essere veramente originali in un panorama sovraffollato di stimoli visivi, è essenziale scendere in profondità per comprendere quali processi si attivano per produrre il design.

Perché è crunch: il tempo dedicato alla ricerca può essere la soluzione per un design più autentico.

La pressione del tempo e la creatività immediata.

La pressione del tempo e la creatività immediata.

La necessità di risultati immediati spinge i designer verso soluzioni più rapide, mentre l’ispirazione scorre incessantemente da tutte le direzioni. Ma come conciliare l’originalità in un’era di sovrasaturazione visiva? La corsa al successo ha portato i designer a consegnare lavori a velocità sempre crescente. La cultura economica post-Covid ha fatto sì che l’originalità diventi un lusso. Visti i tempi rapidissimi di consegna risulta sempre più difficile dedicare lo spazio alla ricerca, quindi si finisce ad attingere da Pinterest o blog di design piuttosto che rischiare la sperimentazione. Questo processo scaturisce in progetti omologati alle tendenze visive del momento. Spesso, le tendenze visive emergono in risposta a esigenze funzionali, guidate da considerazioni pratiche più che da estro creativo. Alcune scelte visive possono rispondere alla necessità di conformità più che in risposta ad una vera ricerca estetica.

L’originalità come conquista.

L’originalità come conquista.

Gli studi creativi ed i designer che riescono a creare una vera e propria mitologia attorno al proprio approccio possono presentare progetti sorprendenti a clienti indecisi. Ma questo pone una domanda: per ottenere l’approvazione per un lavoro unico, è spesso necessario aver già dimostrato di poter concepire lavori unici in passato? L’adozione di idee, talvolta attribuita ai grandi studi, può essere la conseguenza del successo di tendenze avviate da studi più piccoli. Le idee originali dai margini diventano spesso mainstream, spianando la strada ai grandi studi per convincere i clienti a seguirla. E questo è un bene, ma è anche un cane che si morde la coda: copia, così fatturi più velocemente. I grandi player del mercato dovrebbero dettare delle regole più rigide per quanto riguarda i tempi di consegna, cercando di dilatarli per riconquistare lo spazio da dedicare alla ricerca. Questo sicuramente creerebbe più qualità degli output, ed il mercato ne trarrebbe di conseguenza benefici sull’unicità dei prodotti presentati.

L’originalità come risultato.

L’originalità come risultato.

L’originalità non è fine a sé stessa, ma il frutto di una profonda comprensione delle sfide e delle visioni dei clienti. Per generare idee vere e durature, occorre concentrarsi sulla soluzione di problemi specifici. L’originalità nel design commerciale è un concetto in costante mutamento. Non sempre è il singolare aspetto estetico a determinare il successo, ma piuttosto quanto bene un’identità visiva si allinei con gli obiettivi e l’etica di un’azienda. Spesso, ciò che è considerato popolare rappresenta la chiave per una maggiore attrattiva ed efficacia, ma non per questo motivo può essere considerato dai designer come la strada più giusta da seguire.

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